28 maggio 2013

GLASTONBURY -seconda parte-

                                                                      L'ACQUA


"C'è più energia racchiusa in una sola goccia di acqua da sorgente, che tutta prodotta da una centrale elettrica moderna" (Viktor Schauberger 1885-1958)

   L'acqua qui è della qualità più alta, da una sorgente molto profonda e sconosciuta ed è interamentepura e non inquinata. La sorgente si chiama una "Sorgente Chalybeate"  che vuol dire che è ricca di ferro. E' anche conosciuta come la sorgente "Rosso" o "Sanguinante", a causa del colore rossiccio che lascia la sua corrente. Essendo ricca di ferro, l'acqua ha un sapore particolare; comunque, è molto potabile ed è analizzata regolarmente dalle autorità locali.

   Il posto della Testa del Leone è il luogo migliore per provare le acque. Qui sfociano continuamente 112,000 litri al giorno anche durante i periodi di gran siccità quando nel passato, Chalice Well era la sola sorgente di acqua per la città. La temperatura è costante a 11° C.

   Un poco più lontano, più in alto sulla collina nasce un'altra sorgente meno profonda che alimenta il campo di crescione (Cress Field). Ancora un'altra sorgente, ricca di calcio e forse proveniente della SORGENTE BIANCA (White Spring) s'infiltra nel giardino nell'angolo della Corte del Re Artù, dietro la panca di pietra dove sono visibili dei depositi di calcare. Sull'altro lato di Well House Lane, sopra il TOR fluiscono diverse sorgenti, alcune delle quali convogliono verso un antico bacino idrico e formano quello che si chiama oggi la "SORGENTE BIANCA" (White Psring). A causa di quest'abbondanza d'acqua, questo posto è un luogo di abitazione e di importanza da molti secoli.


                                                                  LA PRESENZA CURATIVA

   A CHALICE WELL, molti  provano le forze curative della natura, delle sue acque e piante. Nella CORTE DI RE ARTU  si trova il Bagno dei Pellegrini, originariamente più profondo e luogo di molte guarigioni durante il settecento, quando era i moda di "prender le acque". Queste guarigioni continuano fino ad oggi, in modo meno improvviso e miracoloso, ma piuttosto a un livello discreto e più profondo. Sedetevi nel giardino, prendete le acque e lasciatevi penetrare dall'atmosfera: lasciate che svaniscono tensione, paura e preoccupazione.

IL potere curativo dell'acqua non consiste nella sua ricchezza ma nella forza sottile, vibrante che rilascia quando emerge dalla sua abitazione sotterranea e interagisce con le forze della terra, dell'aria e della luce in superficie. Abbiamo bottiglie disponibili nel negozio perchè possiate portare via un pò di quest'acqua. Non è necessario berne molta per sentire i suoi poteri curativi. Alcune gocce in un bicchiere, mescolate a  qualunque bevanda naturale e prese tre o quattro volte al giorno è raccomandata a provare questi poteri curativi.


                                                                    LE ENERGIE DELLA TERRA

    Vedere il pianeta come un entità viva, con i suoi propri meccanismi naturali regolatori, ci aiuta a capire come questi ritmi e queste vibrazioni possono essere una parte intima di quest'organismo. Molti hanno sentito che le energie della terra intorno a Glastonbury sono molto potenti e i ritmi sensibili della griglia d'energia sono speso evidenti in questo posto.

   Nel giardino di CHALICE WELL, le correnti gemelle delle linee "Ley"  (energia cosmica) di Michele e di Maria che fluiscono dalla Cornovaglia a Norfolk, serpeggiano attraverso le acque e si biforcano nella Corte di Re Artù. L'energia di queste linee è variabile da un giorno all'altro e da una stagione all'altra. Crea delle correnti sottili che modificano i campi d'energia di tutto ciò che vive. Le linee attraversano i giardini e seguono un corso attrraverso la Badia e il TOR, poi dirigersi verso il Cerchio di Pietra di Avebury.

   Se prendete tempo per sedervi, per meditare o per riflettere nel luogo di CHALICE WELL, forse sentirete il polso della terra e appresserete la forza vitale vibrante che nutre il nostro pianeta.


                                                                    CHALICE WELL OGGI 

La Fondazione di Chalice Well è stata creata nell'anno 1959 da Wellesley Tudor Pole, uomo di grande saggezza e perspicacia che ha comprato il pozzo per poter conservarlo per sempre come località sacra. La fondazione esiste per salvaguardare e proteggere il pozzo e per rendere accessibile a tutti un luogo che si presta alla meditazione e alla consapevolezza spirituale.  Nei giardini si trova la casa di ritiro del novecento "Little St Michael (Il Piccolo san Michele) che è a disposizione degli associati di Chalice Well sia singolarmente che in gruppi.
Se la vostra visita vi ha portato qualcosa di speciale e nel caso improbabile di problemi, non abbiate paura di contattarci. Prendete il tempo di apprezzare la tranquilità, la pace e l'essenza curativa dei giardini e delle loro acque.



GLASTONBURY ABBEY

                          Piccolo resoconto di un mitico viaggio nelle terre di...


L'abbazia di Glastonbury si trova nel Somerset; magnifica cattedrale dell'abbazia, almeno chiò che ne rimane!
Si trova immersa in 14 ettari di terreno ora diventato parco. Secondo la tradizione, il primo santurario cristiano delle Isole Britanniche.... dove si mescolano storia e leggenda.

Cenni storici: San Dunstan fu abate dal 940 al 956. Nel 1184, l'intero edificio fu distrutto da un incendio. Nel 1539, il monastero completamente ricostruito fu soppresso.

La leggenda:  Giuseppe di Arimathea giunse in queste terre, uno dei primi insediamenti cristiani e dal suo bastone nasce "l'arbusto spinoso" ovvero il Biancospino.
All'interno della chiesa fu scoperta una tomba, indicata come quelle di Re Artù e di Ginevra.

Riporto dalla guida la storia del "The Chalice Well" . E' un luogo senza tempo, sacro ed eterno, ricco di leggenda, simbolismo e atmosfera la cui storia non ha inizio e che ha raccolto nel corsi dei secoli innumerevoli reminiscenze del passato.

   Quando si entra nei giardini di Chalice Well, passeggiando sul vialetto pavimentato con ciottoli, sotto gli archi di piante che si intrecciano intorno alla pergola di quercia, si può dimenticare per un poco il trambusto del mondo e tutte le sue distrazioni artificiali. Stiamo seguendo le tracce di nostri antenati, poichè questo luogo santo naturale è meta di pellegrinaggi da millenni.

   Dai tempi antichi, le acque che fluiscono dalle profondità del nostro pianeta sono state considerate l'essenza della vita, dono della terra per nutrire tutte le forme di vita. Un pozzo come Chalice Well che per quanto ne sappiamo, non ha mai mancatodi funzionare, è sopratutto venerato come simbolo della natura continua e illimitata della forza della vita. I nostri antenati vedevano i pozzi come la porta del mondo spirituale dove il velo tra l'esistenza umana e lo spirito sparisce, perchè si possa comunicare con le divinità e con gli spiriti delle religioni della natura.

   Pozzo o sorgente? Chalice Well è di fatto una sorgente che ha la sua origine naturale in questo luogo. L'acqua nasce in un pozzo di pietra, l'età del quale è stimata a più di 800 anni. Al momento della sua costruzione, il pozzo si trovava probabilmente in superficie, a un altezza di 5 metri. Da allora, è diventato coperta di terra, a causa delle frane di terreno di "Chalice Hill" e del "THOR".

   Adiacente al pozzo si trova una stanza pentagonale, di forma irregolare che data probabilmente dal 16 secolo o 17 secolo. La sua forma e il suo scopo sono un mistero, però le sue proporzioni geometriche indicano un legame con le antiche unità di misura degli Egiziani, dunque forse ha servito a una specie d'iniziazione legata alle cerimonie del'epoca. Se guardate dentro nel pozzo, la cima della stanza  interiore si vede sul lato di "Chalice Hill".

   Il coperchio del pozzo, fatto di quercia inglese, è sormontato da una "vescica piscis" di ferro battuto, con una lancia sanguignante che lo attraversa. Basato su un disegno medievale, si tratta di un dono del famoso archeolodo di Glastonbury, Frederick Bligh Bond, nel 1919. Bond si interessava molto alla geometria sacra che si usa in tante località d'importanza religiosa e spirituale in tutto il mondo, ed era da diversi anni all'interno della badia di Glastonbury.

   Nei giardini vedrete questo simbolo dapertutto. Benché sia antico, si associa con Chalice Well solo dal tempo del coperchio di Bligh Bond. Questo simbolo di due cerchi che si intrecciano è universale, e rappresenta l'unione del cielo e della terra, dello spirito e della materia, del conscio e dell'inconscio, del maschile e del femminile. La caratteristiche e proporzioni geometriche di due cerchi che si intrecciano esattamente formano la base delle armonie che si trovano nel disegno delle antiche località sacre e nelle cattedrali medievali e che si reflettono nelle armonie e proporzioni trovate ne mondo naturale. Questo simbolo ha un messaggio potente per tutti noi. Il messaggio è quello di portare alla nostra vita quotidiana la visione d'unità e di cura della terra, con tutte le forme viventi.

   Il nome di questo luogo "IL CALICE"  e della collina arrontondata che si leva verso il nordest, è collegato alle leggende cristiane e arturiane che proliferano a Glastonbury. Il suo nome è di origine medievale perchè i primi riferimenti alla regione le conferisce il nome di Chalcwelle nell'anno 1210.
Comunque, secondo la leggenda, Giuseppe di Arimatea, prozio di Gesù ha portato ad Avalon il Calice dell'Ultima Cena (o forse i due recipienti che contenevano il sangue e il sudore di Cristo alla crocifissione) e lo ha depositato sotto la collina sacra da dove è scorsa la sorgente sanguinante. E' ben noto che il Calice o il Santo Graal ha un ruolo centrale nelle leggende arturiane che abbondano a Glastonbury e nella valle di Avalon.
Secondo la tradizione, il Calice è il recipiente che contiene l'elisir, essenza consacrata o il Graal stesso. Vediamo che Chalice Well ed i suoi giardini sono essi stessi un recipiente per l'elisir vivicante della terra madre, Gaia, sotto forma delle acque che sorgono qui. Molti sono stati commossi in questo luogo tanto dalla pace profonda quanto dalla gioia intima dello Spirito. 
(fine prima parte)
 

 

08 febbraio 2013

TEMPLARI A RIMINI

Letto la notizia pubblicata sul sito www.luoghimisteriosi.it che "è stata da poco riscoperta una chiesa templari a Rimini".
Ritengo per correttezza fare notare che la chiesa in questione era già conosciuta da diversi anni; riporto qui sotto materiale che ho ricercato e trovato nella mia ricerca nel 2007 ma che poi nessuno ha dato rilievo a questa notizia. Peccato!

1) lettera dell'Architetto della Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici di Ravenna in risposta al Sig.G.R data 1 luglio 1993 che riporto nel sua integrità:
"Leggo soltanto ora la sua lettera del 27maggio e La ringrazio. 
L'affresco in questione scoperto in San Michelino in Foro è senza dubbio di grande interesse. E' una rarissima testimonianza della pittura a Rimini nel Duecento, prima che la cultura figurativa locale venisse modificata dalla conoscenza di Assisi, poi dalla presenza stessa di Giotto. Tanto più che l'avanzo noto, il Cristo già in Santa Colomba è andato distrutto nel 1943-45. 
Difficile datare questo affresco; penserei al 1270 circa. Quanto all'oggetto, non pervengo a identificarlo, non avendo sottocchio esempi iconografici sicuramente riminesi o dell'area in questione. Forse, più tardi, Le saprò dire di più"
Con i miei migliori auguri e segue firma.

2) da Ispettorato ONorario...Rimini alla c.a. dell'Arch.A.I. Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettoni Ravenna del 29 maggio 1997. Che riporto:
" Qualche giorno fa ho avuto occasione di vedere l'affresco duecentesco della ex chiesa di San Michelino in Foro a Rimini, in Via san Michelino in Foro, di cui la Soprintendenza sa tutto, per le informazioni e le ricerche di G.R. che datano al 1993. E ho trovato una situazione disastrosa: il locale è adibito a magazzino di un vicino ristorante, una finestrella che non sta mai chiusa convoglia aria verso l'affresco, l'affresco si sta sensibilmente "squamando". Inoltre il proprietario o pseudo proprietario, ha adombrato l'idea di farlo staccare, naturalmente "per salvarlo". E, ancora, credo che una parte dell'immobile sia stato messo in vendita.
Non so come sono messe le faccende burocratiche, cioè se l'affresco è stato notificato e a chi, e in che forma. Credo ci sia un contenzioso sulla proprietà. Ma in ogni caso ritengo davvero che si anecessario intervenire con urgenza tanto per la salvaguardia del dipinto visibile e dei dipinti invisibili, quanto per la salvaguardia dell'immobile stesso, che si presenta di grande interesse.
Riassumo:
I   La chiesa di San Michelino in Foro, ancora esistente in gran parte se non totalmente, sia pure nascosta, camuffata, adibita ad usi impropri, è l'unica chiesa di impianto paleocristiano superstite a Rimini.
II   Sotto gli intonaci moderni si intravedono nell'abside più stratti di affreschi "antichi".
III  Il brano di affresco ricomparso nell'abside e databile alla seconda metà del Duecento (come giustamente ha sottolineato Federico Zeri) costituisce un "unicum" prezioso in tutta l'area riminese (e forse in tutta la Romagna meridionale) per la ricostruzione della cultura figurativa pregiottesca, e si pone come un importante elemento per comprendere le vicende pittoriche locali prima dell'avvento della scuola riminese del Trecento; fa parte di una decorazione molto vasta, che forse riguarda tutta l'abside e non è certo rimovibile prima di indagini e sondaggi sulla parte absidale, calotta compresa.
IV  Il brano di affresco scoperto si sta sfarinando e squamando, per cui sarebbe urgente almeno un intervento di fissaggio.
Sono a pregarla di non sottovalutare la questione che è importante in sé ed è importantissima per le vicende dell'arte locale, già troppo depauperata dalla guerra, dalla speculazione e dalle disattenzioni delle soprintendenze...
Firmato P.G.P.

Fotocopia da Rimini Gotica del 27/9/1989: "La presnza dei Templari, l'arcano abita qui. La chiesa di S.Michelino apparteneva ai Cavalieri

 
In possesso di fotocopie articoli usciti sulla stampa di Rimini del 25/10/1990 "Fra le case una chiesa del V secolo quasi intatta. Nel segreto dei Templari; forse vi sono nascosti preziosi affreschi e i resti dei Cavalieri del Tempio"

Fotocopia Messagero del 5/5/1993: "In San Michelino in Foro torna alla luce prezioso affresco del Duecento"

Fotocopia Messaggero del 6/5/1993: " L'affresco scoperto in S.Michelino in Foro- Una santa misteriosa nella chiesa perduta di Cavalieri Templari"

Fotocopia giornale Rimini del 7 /5/1993: "Quella santa nascosta. La figura di difficile identificazione, anticiperebbe i trecenteschi"

                                                                 -    PARTE PRIMA   -

24 gennaio 2013

NOTRE DAME DI PARIGI FESTESGGIA I SUOI 850 ANNI DI VITA

NOTRE-DAME, TRA FEDE E LEGGENDA, CUORE DI PARIGI 
E' il monumento più visitato al mondo, 850 anni di vita con 14 milioni di visitatori all'anno. Victor Hugo nel 1831 pubblica il romanzo "Notre-Dame di Parigi", ha resistito  a rivoluzione, a guerre, sacheggi e bombardamenti che grazie all'architetto Viollet-le-Duc ritorna al suo splendore e si prepara al giubileo del 2013.
MOSTRA A PARIGI "Entrée des médiums - Spiritisme et Art de Hugo à Breton"

Maison de Victor Hugo, 6 place des Vosges 75004 PARIS
(dal volantino della mostra) "1853 à Jersey, la cerchia di Victor Hugo si donna alla nuova moda delle tavole girevoli di cui i il linguaggio poetico e filosofico dello scrittore si rivela.
1933, André Breton nella rivista "Inotaure" con i messaggi dispone di una prima antologia dei pittori medianici...
Tra queste due date, nell'età d'oro dello spiritismo si moltiplicano le esperienze...
L'esposizione c'invita a percorrere questo cammino mescolato di scritture e disegni intriganti  da artisti diventati medium o di medium diventati artisti: Vicotr Hugo, Charles Hugo, Victorien Sardou, Fernand Desmoulin, Jélène Smith, Léon Petitjean, Gustave le Goarant de Tromelin, Hugo d'Alesi, Augustin Lesage, Marjan Gruzewski, Franek Kluski, Marthe Béraud, Giorgiana Houghton, Madge Gill, Nina Karasek, Philippe Deloison, Robert Desnos, André Masson, Yves Tanguy, Nadja"

Bello il catalogo della mostra.

16 gennaio 2013

Dall'autore "La Profezia Vaticana" un altro grande thriller di JON TRACE "I custodi della cattedrale proibita"

MOSTRE DA NON PERDERE

Una mostra da non perdere...
 

"TESORI NASCOSTI DI BRERA:TAROCCHI DEL XV SECOLO" il segreto dei segreti. I Tarocchi Sola Brusca e la cultura ermetico-alchemica tra Marche e Veneto alla fine del Quatrocento.
A cura di Laura Paola Gnaccolini - dal 13 novembre 2012 al 17 febbraio 2013 
Pinacoteca di Brera, Milano

Esposto il più antico mazzo dei tarocchi italiano della fine del XV secolo; 78 carte che rimandano all'alchimia...


Da non mancare:

dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013 alla Triennale di Milano, mostra dedicata ad una delle leggende più antiche e suggestive: " DRACULA E IL MITO DEI VAMPIRI".
"....un vero e proprio viaggio nel mondo vampiresco che, al contempo, analizza il contesto storico e quello contemporaneo passando in rassegna oggetti d'epoca e design dei giorni nostri, miti antichi e divi di oggi..."
BRAM STOKER pubblica nel 1897 il romanza "DRACULA"