16 luglio 2008

VEZELAY, L'ETERNA

Siamo tutti pellegrini, cosi quando sulla strada da Avallon che porta a Vézélay, ci appare la croce Montjoie che simbolizza la gioia del pellegrino che vede per la prima volta la basilica. Alto luogo della cristianità nel medioevo, questa collina mistica era un luogo molto importante sul cammino che ci conduce a Santiago di Compostella.
Cosi come i pellegrini è a piedi che dobbiamo affrontare la salita, l'ascensione verso la basilica. Bisogna penare, faticare ma ad ogni passo che facciamo è l'inizio del nostro trionfo.
Poco a poco, Vézélay ci svela qualcuno dei suoi segreti, ma attenzione quando si arriva davanti si cade sotto il suo incantesimo. Dopo il sudore della salita ecco che ci appare, ci manca il soffio davanti al suo meraviglioso timpano centrale, vero capo lavoro di scultura romanica. Ma prima di penetrare nel suo ventre, bisogna sostare nel nartece, prendere confidenza con il suo messaggio nascosto prima di essere pervasi della sua luce, dalle sue proporzioni, dalla Maddalena.....
Difficile di non sentirsi schiacciati dal peso della storia: millioni di pellegrini sono passati prima di noi, i crociati si sono incontrati qui prima di partire per la Terra Santa